Maremma in camper!

Siete alla ricerca di idee per un weekend lungo in Toscana, fuori stagione?

Ecco l’itinerario che abbiamo creato per passare quattro meravigliosi giorni di febbraio in maremma, a zonzo con il nostro camper.

Giorno 1

Partiamo da casa diretti a Monteriggioni (SI). Affrontiamo il viaggio in tutta calma quando, poco più a sud di Firenze, la nostra attenzione viene catturata da un cartello che indica, a 250 m, il Florence American Cemetery and Memorial. Incuriositi, decidiamo di andare a vedere di cosa si tratti.

American Cemetery and Memorial

Scopriamo che qui, affacciata sulla SS2, si trova un’area di territorio italiano ceduto gratuitamente agli Stati Uniti per la sepoltura di oltre 4000 soldati caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il cimitero è liberamente accessibile e merita davvero una visita. Percorrendo i due viali alberati in leggera salita, al centro della distesa di croci bianche, si raggiunge un’alta stele in marmo. Oltre la stele si trova il lungo muro che collega le due ali del memoriale, dedicato ai caduti dispersi. Il silenzio che aleggia in questo luogo fortemente evocativo lascia spazio a moltissimi pensieri; mentre ritorniamo al nostro van siamo ancora profondamente commossi.

Monteriggioni

Ci rimettiamo in marcia per raggiungere Monteriggioni, dove ci sistemiamo nella comoda area di sosta per camper.
Si tratta di un parcheggio su asfalto con stalli delimitati. Nel prezzo di 8 euro per 12 ore sono compresi i servizi igienici, dei comodi lavelli per il lavaggio delle stoviglie; esiste la possibilità di effettuare carico e scarico dei serbatoi al costo di 4 euro.
Da qui è possibile raggiungere il borgo con una comoda passeggiata di dieci minuti.

Abbiamo già visitato Monteriggioni alcuni anni fa ma è ugualmente difficile restare indifferenti al suo fascino. Quando oltrepassiamo la porta d’ingresso attraverso la cinta muraria, la luce del giorno inizia a scemare. Girelliamo senza fretta nel piccolo centro storico e poi ritorniamo alla nostra casetta su ruote per preparare la cena.

Giorno 2

Oasi di Orbetello

Dopo una buona colazione, partiamo di buon’ora diretti all’oasi WWF della laguna di Orbetello. Arriviamo a destinazione verso le 10:30 e, dopo una breve spiegazione da parte del gentile personale, iniziamo la visita.

Il percorso è ben segnalato e si snoda tra diversi casotti di osservazione per le numerose specie di uccelli che abitano questo ambiente tanto particolare e prezioso.

Oltre ai numerosi fenicotteri rosa, abbiamo modo di osservare una coppia di falchi pescatori ed alcuni ibis eremita giunti qui per svernare. L’ibis eremita è una specie a rischio critico di estinzione, attualmente oggetto di uno straordinario progetto di reintroduzione nell’ambiente naturale.

Ritorniamo al parcheggio giusto in tempo per pranzare e decidiamo poi raggiungere il vicino monte Argentario per il pomeriggio.

Monte Argentario

Arrivati a Porto Santo Stefano, però, incontriamo ben più di qualche difficoltà nel trovare un parcheggio adatto al nostro van. È domenica ed il meteo è praticamente primaverile: non siamo di certo i soli ad avere avuto l’idea di fare una passeggiata in paese. Presto decidiamo di abbandonare la ricerca del parcheggio e di proseguire sulle quattro ruote. Ammiriamo, strada facendo, il cantiere navale, il porto, la Fortezza Spagnola per poi proseguire lungo la strada panoramica che percorre la costa.
Il panorama sul mare aperto è mozzafiato ma va detto che la strada è impegnativa se la si percorre con un camper. Nonostante il nostro furgone sia piuttosto agile e maneggevole, abbiamo sudato freddo in alcuni tratti davvero ripidi e stretti: non ce la sentiamo proprio di consigliare questo percorso a chi sia alla guida di mezzi più lunghi e pesanti!
Scopriamo inoltre che la strada ad un certo punto diventa sterrata e decisamente impraticabile; abbandoniamo quindi l’idea di raggiungere Porto Ercole ed invertiamo la rotta.

In serata decidiamo di risalire fino a Grosseto, dove passiamo la notte in una piccola area di sosta presso un rimessaggio camper.

Giorno 3

Grosseto

Al mattino scarichiamo le nostre bici pieghevoli dal gavone del van e facciamo una pedalata fino al bel centro storico di Grosseto; oltrepassiamo la cinta muraria e arriviamo in Piazza Dante Alighieri, sulla quale si affacciano il Duomo di San Lorenzo, il palazzo del Comune e Palazzo Aldobrandeschi.
Il tempo di acquistare l’occorrente per un pranzo al sacco e ci rimettiamo in marcia verso la destinazione successiva: Alberese con la sua meravigliosa pista ciclabile.

Marina di Alberese

Parcheggiamo ad Alberese ed inforchiamo nuovamente le nostre fedeli biciclette; dal Centro Visite del Parco della Maremma parte la più bella pista ciclabile della Toscana, che in 8,5 km ci condurrà fino alla Marina di Alberese. Lungo il percorso si costeggiano grandi pascoli popolati da cavalli e mandrie di chianine e ci si addentra tra i profumi dei pini marittimi e della macchia mediterranea.

Lasciamo le biciclette poco prima dell’accesso alla spiaggia, dove si trovano anche tavoli per picnic, servizi igienici ed un punto ristoro, attivi però solamente durante la stagione estiva. Proseguiamo quindi a piedi lungo un sentiero in una fitta pineta e giungiamo infine alla spiaggia di Marina di Alberese. Questa si rivela un vero spettacolo della natura. La spiaggia è ampia, di sabbia fine e dorata, costellata di tronchi sbiancati e levigati dalla forza del mare. Ci gustiamo i nostri panini guardando le onde rincorrersi, il loro fragore è l’unico suono in sottofondo.

Possiamo immaginare che durante la stagione estiva sia difficile godere di altrettanta quiete, tuttavia la spiaggia è piuttosto lunga: consigliamo di proseguire verso sud, allontanandosi dai punti di accesso, per trovare un po’ di tranquillità.

Rigenerati, inforchiamo nuovamente le bici e facciamo ritorno al van. Decidiamo di spostarci verso Nord, per avvicinarci alla destinazione prevista per il giorno seguente. Individuiamo un’area di sosta gratuita a Monterotondo Marittimo, che si rivela effettivamente ottima per passare una notte tranquilla; da qui si ha, inoltre, una bella vista sulla valle sottostante.

Giorno 4

Parco delle Biancane

l mattino successivo raggiungiamo di buon’ora il vicino Parco delle Biancane.
Situato proprio nel comune di Monterotondo Marittimo, questo parco naturale permette di ammirare da vicino numerosi fenomeni geotermici. Si cammina su rocce dai colori incredibili, tra vapori caldi, gorgoglii e sibili, in un’atmosfera surreale.
Il Parco delle Biancane è stato per noi la vera rivelazione di questa mini vacanza: raccontiamo la nostra esperienza in modo più approfondito nel nostro blog: non perdetevi il post!

Terminata la visita del Parco, decidiamo di rimetterci in viaggio verso Larderello. Lungo la strada, ci fermiamo per una pausa pranzo con vista fumarole: il bello di avere una casa su ruote!

Arrivati a Larderello, iniziamo una lunga serie di tentativi per entrare a visitare il Museo della Geotermia, che si presenta chiuso e deserto. Proviamo a suonare al citofono e a chiamare il numero indicato sulla porta d’ingresso, senza ottenere risposta.
Decidiamo di guidare fino a Pomarance, per presentarci di persona all’ufficio turistico, che purtroppo risulta chiuso. Con un po’ di rammarico, quindi, abbandoniamo l’idea di visitare il museo di Larderello e riprendiamo la discesa lungo la Val di Cecina.

Montecatini di Val di Cecina

Ci posizioniamo per la notte in un’area gratuita a Montecatini di Val di Cecina, proprio dall’altro lato della strada rispetto all’ingresso dell’antica miniera di rame. Passeggiamo nell’adiacente borgo minerario, piccolo ma estremamente suggestivo.
Da qui si può raggiungere il centro storico di Montecatini con una camminata di circa quindici minuti. Il borgo medievale è bellissimo, con i suoi antichi palazzi, le strette strade che portano al castello e lo splendido percorso panoramico tutt’attorno. Ammiriamo la valle sottostante e la vista sulla vicina Volterra, bellissima città che abbiamo già avuto modo di visitare in passato.

Il nostro piccolo tour di questa meravigliosa zona della Toscana termina qui. Dopo una meravigliosa notte trascorsa nella quiete più assoluta, ci rimettiamo in marcia diretti verso casa.