La paura di volare è, purtroppo, una realtà condivisa da molti e ne ho sofferto anche io (Paolo). Dopo qualche anno sono riuscito ad affrontarla e sconfiggerla!

Il primo volo

“Vuole un panino?” “No, grazie”. Poche volte ho rifiutato il cibo e questo la dice lunga su come abbia vissuto il mio primo volo. Estate 2008: partenza da Milano Linate, ovviamente durante un temporale, con destinazione Parigi, per cinque giorni alla scoperta di Disneyland Resort Paris.
L’eccitazione per il battesimo dell’aria lasciò il posto al terrore non appena l’areo si staccò dal suolo: una serie di nuovi rumori e nuovi punti di vista mi trasformarono istantaneamente in una statua di sale. Le mani sudate aggrappate ai quadricipiti, lo sguardo assente fisso in avanti, il terrore che cresceva ad ogni rumore e che raggiunse il culmine quando vidi i flap delle ali rientrare.
Dopo un breve volo in quota caratterizzato da un respiro accelerato, dal rifiuto del cibo e da non poche turbolenze iniziò la discesa verso Parigi. Una volta entrati nelle nuvole, le turbolenze aumentarono ed in modo proporzionale aumentò il mio livello di sudorazione e di rigidità. Un rapido sguardo all’esterno mi permise di notare il forte rollio dell’aereo e mi fece pronunciare una frase che è meglio non riportare qui…

I voli successivi seguirono sempre lo stesso schema: il decollo mi trasformava in statua di sale, il volo in quota in un agnello mansueto e l’atterraggio portava alla memoria tutti gli ultimi momenti belli trascorsi in attesa della fine.

Il primo volo verso gli USA

Il mio terrore del volo non ci impedì, tuttavia, di programmare il nostro viaggio di nozze oltreoceano. L’acquisto dei biglietti aerei avvenne durante la visione in tv della serie “Indagini ad alta quota“: le premesse erano le migliori!
Con il cuore carico di gioia per la nuova esperienza ma la testa invasa dai timori, salii a bordo del “piccolo” aereo (un Boeing 767) che ci portò con (inaspettato) successo a destinazione.
Timidamente rincuorato dal confortevole viaggio di andata, durante il volo di ritorno mi sforzai di mantenere un decoroso comportamento durante le fasi critiche di decollo ed atterraggio: i risultati si avvicinarono alla sufficienza.

Da paura a passione

Dopo la magnifica esperienza negli USA sentii la necessità di volere superare questa paura: non potevo perdere occasioni di viaggiare “soltanto” per il terrore del volo.
Il primo passo fu cercare di capire cosa scatenasse in me il disagio: come spesso accade, è l’ignoranza a generare paura.
Per prima cosa, quindi, prenotammo un’ora di volo in un simulatore statico di Boeing 787-800 (“quelli di Ryanair”): seduto nella perfetta ricostruzione della cabina di pilotaggio, affiancato da un pilota professionista, presi parte a tutte le fasi di un ipotetico volo da Milano a Vienna. Dopo un’ora, il cockpit non aveva più alcun segreto per me.
Questa esperienza fu per me un vero punto di svolta. Continuai ad approfondire online la mia conoscenza sul funzionamento degli aerei e sull’aviazione in generale. Presto scoprii il canale youtube Oneira che, grazie alle ottime capacità oratorie di Pasquale, si rivelò una vera miniera di informazioni.
La mia paura si trasformò definitivamente in fascino e passione per il volo.

Nei successivi mesi ed anni si susseguirono i voli, sia continentali che intercontinentali. Durante ogni decollo, ciò che mi terrorizzava si trasformò in ciò che mi tranquillizzava: rumori e suoni significavano qualcosa che ora capivo alla perfezione. L’atterraggio non fu più caratterizzato dalla paura della fine della pista o dal terrore della pioggia. A proposito, sapete che atterrando con la pioggia vi dovete aspettare un contatto con la pista molto deciso e rumoroso?

I miei consigli

La parte razionale della paura di volare può essere superata con la conoscenza delle principali componenti di un aereo e del relativo funzionamento. Un altro consiglio è quello di scoprire quanti aerei attraversano i nostri cieli ogni giorno su flightradar24!
La parte irrazionale è indubbiamente complicata e soggettiva. Personalmente, scoprire cosa mi sarei perso non salendo più su un aereo mi ha convinto a volere trovare il modo per affrontare e superare questa paura. I miei primi voli furono davvero terribili ma mi permisero di scoprire la magia dei parchi Disney, esplorare culture diverse e visitare luoghi che non pensavo esistessero.
Come riuscii le prime volte a salire a bordo, nonostante la mia grande paura? Grazie ovviamente a Sara, alla sua opera di convincimento ed al desiderio di condividere con lei bellissime esperienze!

Avete paura di volare? Contattatemi pure! Un volo insieme a me non potrà che aiutarvi! E ora… ready for take off!